martedì 31 maggio 2011

Play-Out

Per l'andata dei Play-Out i ragazzi della curva Nord chiamano a raccolta tutti i tifosi biancorossi. La maglia del Piacenza Calcio ha bisogno di essere sostenuta. Facciamo un'appello anche a chi ultimamente si è disinnamorato del Piace.....ora c'è bisogno di tutti!!! Vi aspettiamo in Curva Nord sabato 4 giugno, obiettivo riempire la curva come ai vecchi tempi.
Per la gara di ritorno abbiamo organizzato 7 pulman, con partenza dal piazzale dello stadio alle ore 17:45 al costo di euro 10,00.
Questi i punto dove è possibile prenotare il pulman:

Bar Pegaso - San Giorgio Piacentino
Bar Terzo Tempo - Via Gorra - Piacenza
Bar Art House - C.so Vitt. Emanuele 299 Piacenza
Peter's Bar - Via Taverna 176 - Piacenza
Bar Lupin - Via Martiri della resistenza - Piacenza

Si consiglia di prenotare con largo anticipo visto che non sappiamo se sarà possibile mettere a disposizione altri pulman.

VI ASPETTIAMO!!!!!

giovedì 21 aprile 2011

Trasferta in casa

I Ragazzi del gruppo M.A.I organizzano, in occasione dell'ultima partita casalinga con l'Albinoleffe del 21/05/2011, la prima TASFERTA IN CASA.
Già prenotato un pulman ed è già in via di esaurimento (in tutti i sensi), puntiamo a farne un secondo.
Partenza ore 10:30 dal piazzale della tribuna/Bar Terzo Tempo, giro dei bar piacentini per gli aperitivi, pranzo in agriturismo in prima collina e sbarco allo stadio per le ore 14:45 pronti a tifare con fuori i cordoni vocali nel delicato match con l'Albinoleffe.

E' un'iniziativa unica nel suo genere (non ci risulta che sia mai stata fatta da altre tifoserie),  vuole essere un momento goliardico e di divertimento ed insieme una protesta contro gli ultimi divieti di partecipazione alle trasferte. Noi al CASMS rispondiamo: in trasferta ci andiamo lo stesso.....quando giochiamo in casa!!!

Per le prenotazioni telefonare al 3339470101 oppure presso ART HOUSE, c.so vitt. emanuele 299 Piacenza

PARTECIPATE IN MASSA!!!

lunedì 28 marzo 2011

Sparuta Presenza finalmente maggiorenne



Grande passione, cori roboanti e qualche lacrima. E' stato tutto bellissimo (e forse anche qualche cosa di più) nella festa di compleanno che i ragazzi della Nord biancorossa hanno organizzato sabato sera al circolo Boeri per festeggiare il 18esimo anno di vita della Sparuta Presenza, gruppo storico della curva. C'erano tutti i massimi esponenti della Nord di Piacenza, con oltre 500 partecipanti e naturalmente c'erano anche le ex glorie del Piacenza Calcio, da Moretti a De Vitis, da Maccoppi all'indimenticabile Piovani. C'erano anche gli amici ultras di Sassuolo, Treviso, Verona e del Pergocrema. Mancavano solo gli esponenti dell'attuale Piacenza Calcio e della società. La serata del Boeri è la dimostrazione pratica che il cuore del tifo biancorosso batte ancora molto forte.

 
 

Giustizia per Paolo

Le cariche dopo una partita. Le manganellate alla testa. Un mese di coma. Poi il risveglio, ma con un'invalidità che durerà tutta la vita. Poi lui trova la forza di parlare e un'agente coraggiosa fa scoppiare il caso
Un giovane tifoso del Brescia massacrato a manganellate che finisce in coma. I medici lo danno per spacciato: se ce la farà a sopravvivere, dicono ai genitori, "sarà un vegetale". Dopo più di un mese di buio, invece, il ragazzo si risveglia. Parla, anche se con molta fatica. E' ancora intubato quando, alla fine del 2005, comincia a raccontare tutto a una poliziotta, che ha il coraggio di aprire un'inchiesta sui colleghi. La commissaria indaga in solitudine. Scopre verbali truccati. Testimonianze insabbiate. Filmati spariti. Poi altri poliziotti rompono l'omertà e sbugiardano le relazioni ufficiali di un dirigente della questura. Un giudice ordina di procedere. E adesso, a Verona, sta per aprirsi un processo simbolo contro otto celerini del reparto di Bologna. Una squadraccia, secondo l'accusa, capace non solo di usare "violenza immotivata e insensata su persone inermi", ma anche di inquinare le prove fino a rovesciare le colpe sulle vittime. "L'Espresso" ha ricostruito i retroscena di quella misteriosa giornata di guerriglia tra tifosi e polizia, con testimonianze e filmati inediti, scoprendo un filo nero che collega tanti casi in apparenza separati di degenerazione delle divise. Un viaggio nel male oscuro che contamina e divide le nostre forze di polizia.

Paolo Scaroni"La mia storia è simile a quella di Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi, Carlo Giuliani... La differenza è che io sono ancora vivo e posso parlare". Paolo Scaroni oggi ha 34 anni e il 100 per cento d'invalidità civile. Cammina per Brescia, la sua città, strascicando un piede rimasto paralizzato. La voce esce spezzata e lui se ne scusa ("Sono i postumi del trauma"): "Sono molto legato ai familiari di Aldovrandi. Suonava il clarinetto come me, nelle nostre vicende ci sono coincidenze incredibili. Io sono stato massacrato alle otto di sera, lui è stato ammazzato la stessa notte, sei ore dopo. Ora vogliamo fondare un'associazione: familiari delle vittime della polizia". Suo padre, bresciano di Castenedolo, capelli bianchi e mani callose, riassume il problema scuotendo la testa: "Ho sempre avuto rispetto delle forze dell'ordine. Ma adesso, quando vedo un'uniforme, non ho più fiducia". Quello di Paolo è un dolore speciale: "Oggi la cosa che mi fa più male è che mi hanno cancellato l'infanzia e l'adolescenza. Ho perso tutti i ricordi dei miei primi vent'anni di esistenza".

La vita del ragazzo senza memoria è cambiata il 24 settembre 2005. Paolo, allevatore di tori, fisico da atleta, è in trasferta a Verona con 800 tifosi. Il suo gruppo, Brescia 1911, è il più popolare e radicato. Hanno un loro codice: botte sì, ma solo a mani nude. "Niente coltelli, no droga", scrivono sugli striscioni. In quei giorni si sentono scomodi: tifosi di provincia che protestano contro "i padroni del calcio-tv" e "le schedature". Dopo la partita, i bresciani vengono scortati in stazione. E qui si scatena l'inferno: tre cariche della celere, violentissime. L'inchiesta ha identificato 32 tifosi feriti, quasi tutti colpiti alla schiena. Foto e video recuperati da "l'Espresso" mostrano, tra gli altri, una ragazza con il seno tumefatto e altri due giovani con trauma cranico e mani fratturate. Paolo ha la testa fracassata: salvato dagli amici, si rialza, vomita, sviene. Alle 19,45 entra in coma. L'ambulanza arriva con più di mezz'ora di ritardo.

Secondo la relazione ufficiale firmata da F. M., dirigente della questura di Verona, la colpa è tutta dei tifosi. Il funzionario dichiara che gli ultras bresciani "occupavano il primo binario bloccando la testa del treno", con la pretesa di "far rilasciare due arrestati". Appena le divise si avvicinano, giura il pubblico ufficiale, "il fronte dei tifosi assalta i nostri reparti con cinghie, aste di ferro, calci, pugni e scagliando massi presi dai binari". La celere li carica "solo per prevenire violenze sui viaggiatori". Paolo non è neppure nominato: una riga nella penultima pagina del rapporto cita solo "un tifoso colto da malore a bordo del treno". Chi lo ha picchiato? "Scontri con gli ultras veronesi", è la prima versione, che crolla subito: la stazione era vuota, dentro c'erano solo i bresciani scortati dagli agenti. Quindi un celerino ne racconta un'altra: Paolo sarebbe stato ferito da "uno dei massi lanciati dagli ultras" suoi amici. Da quel giorno, per tre mesi, i tifosi di Brescia 1911 smettono di andare allo stadio: la domenica vanno a Verona in ospedale a tifare per Paolo. Che il 30 ottobre, quando ogni speranza sembra spenta, improvvisamente si risveglia durante un prelievo di sangue. In novembre la poliziotta Margherita T. riesce a interrogarlo. Mozziconi di frasi, che ricostruiscono il pestaggio: "Erano almeno quattro celerini, con i caschi. Mi urlavano: bastardo. Picchiavano con i manganelli impugnati al contrario per farmi più male". E non volevano solo immobilizzarlo: i referti medici confermano che Paolo è stato colpito "sempre e solo alla testa".

La poliziotta interroga il personale del treno. E scopre che la storia dei binari occupati dagli ultras era una balla. "I tifosi erano assolutamente tranquilli, noi eravamo pronti a partire: non ho visto nessun atto di violenza, provocazione o lancio di oggetti", dichiarano i macchinisti. Ma chi ha scatenato il caos? Quattro agenti della polizia ferroviaria testimoniano che "i disordini sono cominciati solo quando la celere ha lanciato lacrimogeni dentro uno scompartimento dove c'erano tante donne e bambini piangenti". Particolare importante: "Prima non avevamo visto nulla che giustificasse il lancio del gas". Solo allora "un centinaio di tifosi, arrabbiati e lacrimanti, ci hanno minacciato, chiedendoci come fosse possibile lanciare lacrimogeni su un treno con bambini". Ma subito, dicono gli stessi agenti, "i capi ultras si sono messi in mezzo, facendo da pacieri, per calmare gli altri tifosi dicendo che noi della Polfer non c'entravamo". In quel momento la celere carica l'intera tifoseria. Seguono 30 minuti di macelleria da Stato di polizia.

La verità dei fatti è confermata anche dai funzionari presenti della Digos di Brescia, che la stessa notte cominciano a raccogliere testimonianze e referti dei tifosi feriti. Quindi la poliziotta di Verona scopre che i filmati dei suoi colleghi, che in teoria dovrebbero aver ripreso tutti gli scontri, si interrompono proprio nei minuti in cui Paolo è stato massacrato. Peggio: nella versione consegnata ai magistrati è stato tagliato il commento finale di due agenti. "Adesso il questore ci incarna...". "Ascolta, tu prova a guardare subito le immagini di quando il...". Fine del filmato della polizia. Mentre Scaroni passa altri 64 giorni in rianimazione, i suoi amici di Brescia 1911 si tassano per pagargli le spese legali e imbandierano la curva con uno striscione mai visto: "Giustizia per Paolo". Il tam tam unisce decine di tifoserie rivali. In febbraio Brescia è invasa da ultras di mezza Italia. Un corteo con migliaia di tifosi, preceduto da uno storico abbraccio tra i capi delle curve "nemiche" del Brescia e dell'Atalanta. "Non ci interessa che i poliziotti finiscano in galera, noi vogliamo la verità", dice ora Diego Piccinelli, il responsabile di Brescia 1911. "Nessuno potrà ridarmi la memoria o il lavoro", aggiunge Paolo, "ma il mio processo deve fermare i poliziotti violenti: a scatenare la parte peggiore è la sicurezza di farla franca".

Come molti altri processi contro uomini della legge, però, anche questo naviga conrocorrente. Solo la ricostruzione dei fatti, cioè la demolizione delle bugie ufficiali, è durata quattro anni. Il pm di turno a Verona aveva chiesto per due volte l'archiviazione, sostenendo che i caschi impedivano di riconoscere gli agenti picchiatori. Il rinvio a giudizio è stato imposto da un ex giudice istruttore, Sandro Sperandio. Ora finalmente si va in aula: prima udienza il 25 marzo. Ma l'avvocato di parte civile, Alessandro Mainardi, teme un finale all'italiana: "Rischiamo una prescrizione che sarebbe vergognosa. Se non c'è certezza della pena per le forze di polizia, come si può pretendere che i cittadini abbiano fiducia nella giustizia? Sulle responsabilità individuali siamo tutti garantisti. Ma qui, dopo tante menzogne, una cosa è certa: un ragazzo inerme è stato ridotto in fin di vita da una squadraccia che indossa ancora la divisa. Uno Stato civile avrebbe almeno risarcito i danni. Invece, dopo cinque anni, il ministero dell'Interno non si è ancora degnato di offrire un soldo". Tre mesi fa Paolo ha scritto al ministro Roberto Maroni: "La violenza va condannata e l'omertà va combattuta prima di tutto da chi rappresenta la legge". Da Roma nessuna risposta.
Di Paolo Biondani

venerdì 18 marzo 2011

Magliette "SPARUTA PRESENZA 18°" e "NOTTE BIANCOROSSA"

Visto le numerose e sempre maggiori richieste di magliette "SPARUTA PRESENZA 18°" con le quali si potrà entrare gratuitamente alla "NOTTE BIANCOROSSA" del 26 marzo al Boeri abbiamo organizzato altri punti vendita:
- Bar Terzo Tempo, via Gorra ( di fianco allo stadio)
- Bar Lupin, via Martiri della Resistenza, PC
oltre a:
- Bar Birreria Pegaso, San Giorgio
- Bar Art House, c.so vitt. emanuele 299 PC
- Peter's Bar, via Taverna 176 PC

Sarà inoltre possibile trovarle anche prima e dopo la partenza per Bergamo sul piazzale dello stadio.
Disponibili anche le bellissime felpe, realizzate su materiale di buonissima qualità "Fruit of the Loom" al prezzo di € 20,00.
Se finiranno anche le ultime magliette ( ne rimangono circa 100, già vendute 300) sarà possibile entrare alla "NOTTE BIANCOROSSA" anche con la felpa.
DAI RAGAZZI ED ORA TUTTI A BERGAMO!!!

domenica 13 marzo 2011

TUTTI A BERGAMO

I ragazzi della curva nord organizzano pulman per la trasferta di Bergamo, obiettivo riempirne quattro: "Dimostriamo almeno per una volta di fare una trasferta come ai vecchi tempi". Ritrovo ore 12:15 dal piazzale dello stadio, partenza ore 12:45. Prezzo politico in via di definizione, prenotazioni presso Peter’s Bar via Taverna 176, oppure Bar Art House Corso Vittorio Emanuele oppure tel 3339470101.

Un vero e proprio appello alla città per la trasferta di Bergamo verrà lanciato martedì sera, contestualmente alla presentazione della festa del 26 marzo al Boeri.  Al Circolo di via Gaspare Landi si terrà la grande festa  biancorossa, alla presenza di vecchie glorie del Piace. Nell’occasione saranno celebrati i 18 anni della Sparuta presenza, storico gruppo della curva Nord. Un’occasione per ricompattare il popolo biancorosso in un momento di entusiasmo ritrovato nei confronti della squadra.
Ritrovo presso il circolo Roul Boeri, dove sono previsti un aperitivo e un ricco buffet, a seguire il giornalista Paolo Gentilotti presenterà gli ospiti: allenatori, giocatori, dirigenti che hanno fatto la storia del Piace. Verso la mezzanotte si terrà la proiezione di immagini e di filmati che hanno fatto la storia del Piace negli ultimi anni. Per finire musica live con una rock band e djset con D.J Lone. Ingresso  € 10,00 comprende buffet o consumazione al bar, per chi acquista la maglietta commemorativa Sparuta Presenza 18° ingresso gratuito.
Questo elenco dei punti vendita autorizzati delle magliette SPARUTA PRESENZA 18° che danno diritto all'ingresso gratuito alla festa al Boeri:
Bar Art House - C.so Vitt. Emanuele Piacenza
Peter's Bar - Via Taverna 117 Piacenza
Birreria Pegaso - San Giorgio
Attualmente le maglie sono esaurite ma venerdi' ne arriveranno altre 200 (le prime 200 sono state subito polverizzate)

giovedì 3 marzo 2011

Bozza magliette 18° Sparuta Presenza

Ecco la bozza delle maglie. Saranno pronte tra 7 gg circa. Ricordo a tutti che chi acquisterà la maglia avrà diritto all'ingresso gratuito della "notte biancorossa" in programma sabato 26 marzo ore 21:30 presso circolo FENALC BOERI.
Ora c'è da pontare come dei dannati

giovedì 17 febbraio 2011

Siena-Piacenza: domani tutti sotto la Nord: "la mia libertà mi vogliono negare"

Sabato in occasione di Siena-Piacenza, come ben noto a tutti vietata dal CASMS per i non tesserati, invitiamo tutti quanti i tifosi piacentini nel piazzale antistante l'ingresso della Curva Nord. Ascolteremo la partita del nostro Piace via radio, sarà un'occasione per stare insieme, bere una birra, confrontarci e fare gruppo. Sarà inoltre possibile acquistare le nuove cuffie M.A.I. e verrà inoltre distribuito un numero speciale della fanzine "La Voce della Nord" incentrato sulla situazione del calcio moderno.
Comunichiamo inoltre che, visto i recenti e sempre piu' numerosi divieti del CASMS, decideremo di volta in volta se presenziare o meno alle trasferte, anche in maniera puramente simbolica fuori dallo stadio ospite.
"AL TUO FIANCO NON CI POSSO STARE, ALLA MIA LIBERTA' NON POSSO RINUNCIARE. NO TESSERA NO DIVIETI".

M.A.I. Curva Nord Piacenza

lunedì 14 febbraio 2011

L'utilità della Tessera

Notizie prese da Firenze Viola:
Lancio ripetuto di petardi dalla curva ospite a quella nord juventina e viceversa durante il primo tempo di Juventus-Inter“; intervento delle Forze dell’Ordine “per cercare di allontanare le due tifoserie che si colpivano con i lanci reciproci dei petardi e che avevano superato le recinzioni, meno l’ultima, che ha retto all’assalto grazie anche asll’intervento della polizia”. Lancio di lacrimogeni all’esterno dello stadio “per separare gruppi delle tifoserie avverse che rischiavano di entrare in contatto” questo il “bollettino di guerra” relativo al posticipo della 25ma giornata del campionato di Serie A, come riportato da La Nazione.

Sono tre i tifosi arrestati dalla Digos di Torino al termine degli scontri tra le opposte tifoserie durante la partita Juventus-Inter di ieri sera. Altri tre (due interisti e uno juventino) sono stati denunciati per possesso di fumogeni e oggetti atti ad offendere. Degli arrestati due sono supporter interisti, R.N. 30 anni, di Milano, e G.B., 25 anni, di Andora (Savona), e sono stati identificati quando, dopo la rete di Matri, hanno sfondato, insieme ad altri tifosi, il primo cancello di separazione tra due settori, rischiando di venire a contatto con i tifosi juventini. Il terzo arrestato è invece F.M. 24 anni, di Asti, tifoso juventino; prima dell’inizio della partita è stato sorpreso a lanciare alcuni fumogeni oltre le recinzioni di sicurezza al fine di eludere i controlli.
Parliamo di due tifoserie che hanno sottoscritto in massa la tessera del tifoso. Secondo la teoria di Maroni quindi sia gobbi che interisti sono “tifosi per bene”. Ergo, questa partita è stata la dimostrazione ennesima che la tessera è completamente inutile e non serve a nulla. Più di così…

venerdì 11 febbraio 2011

Il CAMS vieta Siena Piacenza ai non tesserati

Che il calcio italiano e i suoi annessi e connessi siano immersi in un mare di m...a è un dato di fatto ormai innegabile. Anche nel nostro piccolo "orticello" di Piacenza stiamo assistendo tutte le settimane a decisioni a dir poco cervellotiche. Dopo i tafferugli creati dai varesotti (a nostro modo di vedere con gravi responsabilità di chi gestisce l'organizzazione e la gestione dei tifosi ospiti) sono state vietate praticamente tutte le trasferte ai tifosi ospiti non muniti di TDT. Come dire: so che ogni tanto ci puo' scappare una rapina in banca e allora vieto a tutti di entrare in una banca così risolvo il problema. Non male.
Ma il bello deve ancora venire: Siena Piacenza vietata ai tifosi ospiti non muniti di TDT. Ma come? Ma tra noi e i senesi non c'è mai stato nulla di nulla, neanche uno sfottò, un coro ostile, NIENTE ; probabilmente sarebbe stata la trasferta piu' tranquilla dell'anno.
Viene da chiedersi chi prende queste decisioni e con che metodologia: con che criterio vengono emanati questi provvedimenti?. Dipendono dal tasso alcoolico di chi li emana? Forse c'è stato un diverbio in autostrada tra un senese e un piacentino nel 1984? Puo' essere forse pericoloso affrontare con un pullman il tratto appenninico della Bologna Firenze?
Non ci resta che fare i complimenti ai cervelloni del CAMS. Avanti così!

Abusi, scontri ed oscurantismo: Il fallimento della TDT

Pubblichiamo con piacere questo reportage sull'ultimo Genoa Milan:

Genoa-Milan: dal punto di vista calcistico una sfida ricca di fascino tra due squadre che hanno ampiamente superato il secolo di vita e rappresentano senz'altro un'importante fetta di storia del nostro "football". Ma non solo.

Genoa-Milan è anche una sfida delicata sotto il punto di vista dell'ordine pubblico, lo è sempre stata e lo è ancor di più da 16 anni a questa parte. Vale a dire da quando Vincenzo Spagnolo, tifoso rossoblù, rimase ucciso durante gli scontri tra le due opposte fazioni. Da allora è passato molto tempo prima che le due squadre potessero incontrarsi di nuovo, con i Liguri sprofondati per anni negli inferi della Serie B e persino C. Da quando i Grifoni hanno fatto il loro ritorno nella serie che più gli compete i vari organi che decidono il destino dei tifosi (Osservatorio, Casms, Prefetti, Questori, Trenitalia, Autogrill etc etc) hanno fatto si che questa sfida non si fosse mai più giocata a porte aperte anzi, lo scorso anno, fu il vero e proprio preludio (nonchè il vero e proprio biglietto da visita) alla Tessera del Tifoso con i Milanisti che ne erano in possesso ma ai quali fu vietato ugualmente l'accesso a Marassi con un'imbarazzante quando terzomondista scelta di chiudere completamente lo stadio, persino al pubblico di casa. Decisione presa, in pieno stile italiano, ovviamente solo poche ore prima del fischio d'inizio.
Quest'anno si è deciso di aprire il settore ospiti genovese ai soli possessori di Tessera del Tifoso (e ricordiamo che la curva del Milan ha aderito in toto). Tuttavia, a dimostrazione che non può di certo essere una card emessa da istituti bancari sotto l'assenso della questura a porre rimedio ad una violenza che è insita nella nostra società, e non di certo solamente attorno ai nostri stadi di calcio, qualche scaramuccia tra tifosi c'è stata pur rimanendo (volontariamente?) al buio rispetto alle luci della cronaca, fatta eccezione per un servizio della durata di due minuti circa passato in tarda serata a Controcampo.
Un'interessante testimonianza dell'aria che si respirava domenica al "Luigi Ferraris" la da un tifoso rossonero con una lettera inviata al sito gestito dall'Avvocato Lorenzo Contucci www.asromaultras.org, questo il testo:
Premessa: Nelle tante cifre che il ministro e i suoi schiavi vogliono cercare di vendere alla gente ci sono le 200.000 tessere del tifoso del Milan. Tessere REGALATE, nessun documento mandato, nessun codice fiscale, nessun controllo e nessuna foto. Io l’ho ricevuta assieme all’abbonamento due stagioni fa.
Ieri: Arrivo al casello di Genova alle ore 12.00
Alle 14 siamo ancora li. Ritrovo con la gente che è arrivata in treno alle 14.30 in un piazzale in riva al mare.
Arrivo allo stadio alle ore 15.00, va beh ci si perde 10 minuti….ma qui inizia il “bello”.
A TUTTI (bambini compresi) vengono fatte togliere TUTTE le cinture e tutte le scarpe, alle 15.20 c’è ancora ressa all’entrata….
Arriva il mio turno: avevo uno zaino con uno striscione di 1 metro per 3 rossonera, vado dallo steward con lo zaino pronto per la perquisizione (vista la tensione non ho neanche polemizzato sul fatto che ho dovuto lasciar li la cintura) e mi dice di andare nell’angolo per il controllo degli zaini. Vengo aggredito verbalmente perché il mio striscione non ha l’autorizzazione, che avrei dovuto ricevere la diffida DI 5 ANNI per il solo fatto di essere partito da Milano con l’intenzione di DELINQUERE (delinquere = portare una striscione) perché sapevo che la mia BANDIERA non sarebbe potuta entrare, al che dico che la bandiera sono anni che entra in tutti gli stadi del mondo.
Non ne vogliono sapere, vengo aggredito e spintonato in un angolo circondato da 10 steward.
Mi propongono di lasciare lo zaino che l’avrei potuto ritirare a fine partita su un pullman dell’ATM (nel frattempo goal del Milan).
Mi rifiuto (e i fatti mi daranno ragione) e mi “accomodano” molto gentilmente sul piazzale fuori dallo stadio.
e intanto pareggia il Genoa….
Resterò sul piazzale dello stadio dalle 15.00 alle 19, si alle 19 quando dopo due ore e un quarto la gente ha potuto uscire dallo stadio.
Nel frattempo tutti i pullman vengono svuotati, viene fatta arrivare una camionetta dell’immondizia dove vengono buttate via le bandiere dei ragazzi che le avevano lasciate li, gli zaini vengono svuotati e le cinture di marca e più belle vengono portate via dagli steward.
Ma allora io la tessera del tifoso cosa l’ho “fatta” (vedi premessa) a fare?
Per avere gli sconti in autogrill? Dove ti rispondono: da noi non vale quella promozione.
Ben poco da aggiungere se non un piccolo inciso. Tutta questa solerzia mista ad arroganza e negligenza dove era quando una sola persona (nello specifico il signor Ivan Bogdanov) riusciva a mettere a ferro e fuoco un intero stadio senza che un solo steward o poliziotto intervenisse? Qualcuno potrebbe anche pensare (ingenuamente sia chiaro) che si è forti con i deboli e deboli con i forti.
E intanto la completa demolizione del calcio italiano e dei suoi tifosi va in scena senza intervallo.

[Fonte: Dodicesimo Uomo]

mercoledì 9 febbraio 2011

Compleanno Sparuta Presenza 1993

Il 21 marzo 1993 veniva fondata da tre ragazzi (una volta...aimè) della Legione Gotica, la Sparuta Presenza 1993, gruppo ristretto di ragazzi che ha portato la pezza con mentalità in giro per tutta italia. Nonostante falcidiati da numerose diffide (ricordo il record di 3535 con ben 14 daspo) siamo ancora oggi presenti allo stadio, in curva Nord, dove cerchiamo di dare una mano ai pochi volenterosi ragazzi che si stanno impegnando per riportare la curva a livelli di minima decenza.
Vogliamo comunicare a tutti che sabato 26/03/2011 organizzeremo una festa per il nostro 18° compleanno. Con l'occasione cercheremo di coinvolgere tutti i tifosi piacentini in modo che la serata diventi una sorta di festa dell' Orgoglio Biancorosso. Una pezza commemorativa è già in stampa, stiamo provvedendo anche a realizzare magliette e polo.
Il luogo e le modalità vi verranno comunicate prossimamente, intanto invitiamo tutti a fare girare la voce.

venerdì 4 febbraio 2011

40 milioni per le società di Serie B

Quaranta milioni di euro a disposizione delle società di Serie B di calcio che per i prossimi tre anni potranno utilizzarli sia sotto forma di mutuo per interventi infrastrutturali per la costruzioni di nuovi stadi o l'ammodernamento di quelli esistenti, sia come anticipazioni sui contratti di sponsorizzazione, sui diritti televisivi e altro per affrontare le spese correnti della gestione.
A stanziarli l'Istituto per il Credito Sportivo in virtù della convenzione firmata oggi in via Rosellini a Milano con la Lega Professionisti Serie B che, in qualche modo, apre a una sorta di 'credito al consumo in presenza, naturalmente, di adeguate garanzie.
"Il compito che ci siamo assunti - ha spiegato il presidente dell'Ics, Andrea Cardinaletti - è quello di estrarre il valore che le società di B producono trasformandolo in flusso finanziario. Il volano dello sviluppo economico nello sport passa attraverso la capacità di dare valore a quello di cui si dispone. Il nostro istituto, in quanto banca pubblica al servizio dello sport, ha il dovere di assumersi dei rischi per far crescere il sistema".
Un sistema che, come ha rivelato il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, sta già utilizzando parte delle somme stanziate. "La convenzione – ha spiegato Abodi – è già operativa e sta producendo effetti rilevanti per diverse società. Uno dei primi utilizzi sarà per il finanziamento del contributo promozione di 2milioni e mezzo per una che Lecce, Cesena e Brescia devono alla 15 società di B della scorsa stagione".
Quest'ultimo è uno degli argomenti affrontati dalle società di Serie B (assente soltanto il Piacenza) nell'assemblea ordinaria di oggi. L'altro tema importante sul tavolo è stata la questione Dahlia Tv. "La Lega non vuole diventare editore essendo già un produttore di contenuti - ha ribadito Abodi come già ieri aveva fatto il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta -. Anche la Serie B ha dato il suo ok alla posterogazione dei crediti vantati dalle società per consentire agli azionisti di Dahlia di trovare una soluzione che permetta da una parte di tutelare gli interessi degli abbonati che sono il nostro patrimonio principale, dall'altra i club. Così come siamo disponibili a trovare tutte le soluzioni, però saremmo indisponibili a vedere mortificati questi diritti".

giovedì 3 febbraio 2011

Mail Bombing

Tratto da "La Padova Bene"

Nuova settimana, nuove disposizioni, nuova “mail bombing” per informare il mondo dell’attività di distruzione del calcio italiano, costante, da parte dell’ONMS e del Casms.
Ripartiamo quindi anche noi, invitandovi a diffondere l’iniziativa sui vostri siti, sui blog, su facebook, twitter e qualsiasi altro social-network, via mail, via fax, come lo ritenete più opportuno. Vi ricordiamo che più saremo a rompergli le balle, meglio è. Ecco il testo da inviare a info@uefa.com:
Mr. Platini,
once again we would like to inform you about what’s happening in Italy to the sport we all love. The Home Secretary (Mr. Maroni, Lega Nord), through the Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (National Observatory on Sport Events), is trying to avoid that fans disagreeing with his project, the “tessera del tifoso – supporter’s card” (a credit card imposed to fans, unruled by law and completely useless) attend football matches, even if these are NOT at risk. Tickets are on sales based on territorial discrimination.
Last year Chievo/Roma, for example, which is an absolutely not at risk match, was attended by 20.000 AS Roma fans without any problems; just a few days ago this match has been appointed as a “high risk game”, so that fans who are residents in the Regione Lazio can’t buy tickets if they don’t have the “tessera del tifoso”.
You have to be aware that fans who subscribed the “tessera del tifoso” usually do not attend away matches and consequently the away ends are always empty, even for normal matches. They are considering as “high risk” even matches like Parma/Sampdoria, where fans are friends since 1990, only because their extremely correct fans are saying NO to the “tessera del tifoso”.
If you compare current football matches attendance with the past seasons, you can easily see that Italian stadia are more than half empty; this is due to the diabolic ticket selling system. In most cases you cannot buy more than one ticket per person and, when you can, you must have an original I.D. for each ticket you buy.  Lazio/Roma was played in front of a Tribuna Tevere almost empty, even if the images of this were not transmitted by television, because they prefer to keep fans out rather than policing. We write this to you to suggest that UEFA carefully monitors what’s happening in Italian stadia, as media are silent. Italy does not deserve the right of organizing any tournaments until we will be free to attend football matches, like we did from 1896 until 2008. Best Regards.

Allegato: Disposizioni ONMS del 27 gennaio 2010
  • “Chievo – Napoli” (Serie A) del 02//02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Napoli;
  • “Cagliari – Juventus” (Serie A) del 05/02/2011, chiusura della vendita dei tagliandi ai non residenti nella provincia di Cagliari alle ore 19,00 del giorno precedente la gara;
  • “Atalanta – Pescara” (Serie B) del 05/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Abruzzo;
  • “Inter – Roma” (Serie A) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lazio;
  • “Bologna – Catania” (Serie A) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Sicilia;
  • “Parma – Fiorentina” (Serie A) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Toscana;
  • “Napoli – Cesena” (Serie A) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Emilia Romagna;
  • “Genoa – Milan” (Serie A) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia;
  • “Alessandria – Paganese” (Lega Pro) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania;
  • “Juve Stabia – Pisa” (Lega Pro) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Toscana;
  • “Ternana – Cavese” (Lega Pro) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania;
  • “Foggia – Barletta” (Lega Pro) del 06/02/2011 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Foggia;
  • “Viareggio – Nocerina” (Lega Pro) del 06/02/2011 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania;
  • “Gela – Lanciano” (Lega Pro) del 06/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai  residenti nella Regione Abruzzo;
  • “Livorno – Vicenza” (Serie B) del 07/02/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Veneto;
  • “Andria – Taranto” (Lega Pro) del 07/02/2011, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Bari, vendita dei tagliandi per gli ospiti fidelizzati nel numero massimo stabilito dalle autorità, divieto di vendita on line e incedibilità dei titoli;
  • “Roma – Napoli” (Serie A) del 12/02/2011, vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Roma.
Signor Platini,
ancora una volta La avvisiamo di quanto sta accadendo in Italia allo sport che tanto amiamo. Il Ministro degli Interni (onorevole Maroni, Lega Nord), attraverso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, sta cercando di evitare che i tifosi che non sono d’accordo con il suo progetto della “tessera del tifoso” (una carta prepagata ricaricabile imposta ai tifosi, non regolata da alcuna legge e assolutamente inutile) possano assistere a partite di calcio, anche se NON a rischio.
Vendono i biglietti creando discriminazioni territoriali.Chievo/Roma, per esempio, partita assolutamente non a rischio, che ha visto solo la scorsa stagione 20mila tifosi romanisti sulle gradinate senza alcun problema, solo pochi giorni fa è stata individuata come “partita a rischio”, cosicché i tifosi della Roma che sono residenti nella Regione Lazio non possono acquistare i biglietti.Deve sapere che i tifosi che hanno sottoscritto la “tessera del tifoso” non sono soliti recarsi in trasferta, cosicché il risultato è che i settori ospiti degli stadi sono sempre vuoti, anche per partite non a rischio. Stanno indicando come partite a rischio anche match come Parma/Sampdoria, le cui tifoserie sono gemellate da 20 anni, solo perché i loro correttissimi tifosi hanno detto no alla tessera del tifoso.
Se paragona l’affluenza negli stadi con le precedenti stagioni potrà facilmente vedere come gli stadi siano mezzi vuoti e questo è dovuto ai sistemi diabolici che hanno pensato per vendere i biglietti. In molti casi non si può comprare più di un biglietto a persona e, quando lo si può fare, bisogna portare con sé un documento in originale per ogni persona che vuole acquistarlo.Lazio/Roma è stata giocata di fronte a una Tribuna Tevere quasi vuota, anche se le relative immagini non sono state mostrate dalla televisione, perché si preferisce escludere i tifosi piuttosto che gestirli con gli usuali sistemi di ordine pubblico. Stiamo scrivendo questo per suggerire all’UEFA di monitorare con attenzione quanto sta accadendo negli stadi italiani, perché i media nazionali al riguardo tacciono. Noi crediamo che l’Italia non abbia il diritto di organizzare alcun torneo internazionale fino a che non saremo liberi di andare alle partite di calcio, così come abbiamo fatto dal 1896 fino al 2008. Con i migliori saluti.

martedì 1 febbraio 2011

Trasferta ad Ascoli

M.A.I. organizza trasferta ad Ascoli. Considerata la prevista scarsa partecipazione (purtroppo) ci vediamo costretti ad organizzare la trasferta con mezzi propri. Gli interessati possono inviare una mail a urlodellanord@gmail.com. Sarà nostra premura comunicarvi tutti i dettagli sull'ora di partenza, ecc.
In ogni caso se la partecipazione alle trasferte continuerà ad essere cosi' scarsa ci vedremo costretti a sospendere ogni tipo di organizzazione delle stesse e a continuare a seguire il Piace con mezzi propri. E' inutile dire che chi ha i coglioni è ora che incominci a tirarli fuori una volta per tutte.

Frosinone 2011 "L'Odissea"

Ed eccoci arrivati alla trasferta di Frosinone che, per come si è svolta, richiederà un lungo resoconto: a dirla tutta, non lungo quanto vorrebbero certe persone, perchè se mi ci dovessi mettere seriamente dovrei scrivere per ore, ore ed ore e almeno per una decina di facciate, cosa che il tempo, purtroppo, non mi concede.
Partiamo alle 7 e 30 di mattina, con il solito pullman e il solito autista a cui se ne accompagna un altro, data la distanza della trasferta e il tempo di viaggio. L'atmosfera è carica di divertimento e di voglia di fare: le birre sono fresche, abbiamo anche del pane, delle focacce e dei salumi, e tutti i presenti sono carichi a dovere per questa trasferta che resterà negli annali per parecchio tempo. Io stesso non ero mai stato a Frosinone, e credo che per un bel pò non vorrò più ritornarci, ma il perchè ve lo spiego durante questo resoconto.
Il viaggio scorre via liscio, andiamo a prendere un ragazzo a Modena Sud (tenete bene in mente questo particolare) e ripartiamo verso il tratto più insidioso del viaggio: la Bologna-Firenze, tratto dove troviamo un sacco di neve sulle montagne e qualche fiocco che ha iniziato a cadere nel momento in cui transitavamo noi. A qualcuno viene anche la geniale idea di caricare sul baule del pullman una gomma dimenticata per strada, probabilmente di un trattore, date le dimensioni.
Fin qua nulla di particolare, direte voi, finchè non ci arriva la notizia che dobbiamo abbandonare l'autostrada per un incidente mortale ad Arezzo: ora, non voglio sembrare becero più di quanto lo sia, ma è la terza trasferta (dopo Cittadella e Bergamo) in cui incontriamo un incidente autostradale dove il camionista coinvolto muore...
Fatto sta che, superato il tratto di autostrada chiuso, rientriamo e ci dirigiamo verso Frosinone passando per Roma ed arrivando finalmente in terra ciociara: come vi ho detto non ero mai stato prima d'ora in queste zone, specie nella città di Frosinone, ma francamente non ho alcuna voglia di ritornarci, visto il degrado della parte bassa della città, quella che circonda il Matusa.
Arrivati allo stadio (con 20 min di ritardo causa incidente) , gli altri entrano immediatamente, mentre io vado a fare i biglietti per il resto del gruppo: non so, quindi, dirvi com'è stato il tifo e la partita per i restanti 20-25 min del primo tempo, anche perchè dove ero io non vedevo la partita e sentivo soltanto i cori dei ciociari.
Nel secondo tempo accade, però, una cosa che tutti ricorderanno per anni e anni, e mi spiace per il ragazzo se la riporto, ma sul momento, e non solo sul momento, ha fatto morire dal ridere tutti i presenti. Ad un certo punto la Digos sale nel settore e chiede: "Chi è **?" Il ragazzo in questione risponde e gli viene chiesto se i suoi genitori sapevano della sua presenza in quel di Frosinone. La domanda è retorica, così come la risposta: brevemente, i genitori di questo ragazzo non sapevano che lui era in trasferta a Frosinone col resto del pullman e ne hanno denunciato la scomparsa! Posso solo dire che prima di questa notizia il nostro tifo stava decollando seriamente ma in seguito è scemato e si è ristretto a pochi cori di sostegno. A me, francamente, dispiace per il ragazzo, perchè non so quante ne ha prese dai suoi, tornato a casa, però non posso trattanermi dal ridere quando ancora ripenso al fatto.
La partita termina 1 a 1, risultato che sta stretto al Piace, vuoi per il dominio in campo, vuoi per le azioni da gol avute nel secondo tempo, ma tant'è, il nostro compito (sostenere la squadra) l'abbiamo adempiuto alla grande ed è qui che nasce un altro problema: a salutare sotto la curva vengono soltanto due/tre giocatori, Guerra, Marchi e un terzo che non ricordo. Mi chiedo io: è questa la gratitudine verso tifosi che si sobbarcano 1200 km in un giorno per seguire una squadra che di emozioni quest'anno proprio non ne da. Amen, dico io, mi importa fin li, ma vi do questo fatto per una vostra personale considerazione.
Al termine della partita partiamo immediatamente e giungiamo ad Arezzo (se non ricordo male) per una sosta seria, durata un'oretta, in cui ha prevalso la più totale ignoranza da parte del gruppo: sia chiaro, ignoranza in senso positivo, che ha accompagnato tutta la cena.
Dopo questa gradevole sosta ripartiamo e, imprevisto dei peggiori, il pullman si ferma in un autogrill, per un problema, mi pare, alla cinghia di trasmissione. Stiamo fermi alcuni minuti e dopo di che l'autista decide di ripartire, ma il pullman, molto tenacemente, si ferma ancora, questa volta poco dopo una curva...non vi dico le nostre facce dopo aver visto i tir che passavano a 100 km/h strombazzandoci ed abbagliandoci continuamente. Cosa fare quindi? Notiamo che, a 250 m dal pullman, c'è una piazzola di parcheggio: scavalchiamo il guard-rail e, tenendoci ad esso per paura di un fosso, raggiungiamo il parcheggio dove ci raggiunge poco dopo il pullman.
Il problema, ora, è che il pullman non andava proprio più in moto e siamo stati costretti a rimanere li, in quel parcheggio, per 4 ore, aspettando un meccanico da Bologna ( che ha impiegato 4 ore per arrivare dov'eravamo, cioè a Firenze, sull'Appennino) e un altro pullman da Fiorenzuola che ci riportasse a casa.
Non vi dico le cazzate che ho sentito in queste 4 ore (tra le 22 e 30 e le 2 e 30) perchè se avessi voglia di scriverle tutte dovrei prendermi un mese di tempo: posso solo dirvi di un magico trio che non ha deluso le aspettative, anzi, ci ha incantato con le sue perle di saggezza; di un altro che ha iniziato a provarci spudoratamente ( e nemmeno tanto romanticamente) con l'unica donna del pullman; e del nostro elettrauto di fiducia che prima ha intavolato una discussione con un gommista riempiendolo di nomi poi, all'arrivo della polizia, si è innamorato completamente della poliziotta ( intendiamoci, tutti si sono innamorati, ma vabbè...).
Comunque, se volete che vi racconti, per filo e per segno, le battute del magico trio non avete che da chiedere e sarò felicissimo di raccontarvi: per il momento posso scriverne alcune che mi sono rimaste impresse in testa...
"  sento dei cinghiali...." detta da un ragazzo che imitava alla perfezione il verso dei cinghiali; "ok che sei cambiato autista però questo non ti autorizza a spegnere tutte le luci, sunè" al ritorno sul pullman nuovo giunto da Fiorenzuola; "ma la radio a l'è mia apena la tua è..." questo perchè la radio del pullman, in alcuni tratti, non si sentiva; "autista, me sum un handicappè, gò il catetere piin ad merda, tal trò in sal pullman, strons" piccole riflessioni all'autista dopo il danno al pullman; " Autista al me mister a lè dè a la gint e te te al prosim. Ad do una Cimbrèda cat fo fè la rutonda ad la versa a duseit alura"; "me fio a lè un bastèrd ades quand ariv a ca ag do tant sgiafon cal tro a pigasan" povero il figlio di tre anni...; "viètar sì du deficint. te a tè un culatòn e te a tè un taròn da figa. manina manane marslassi" indovinate chi è che l'ha detto leggendo le ultime tre parole; " io stanotte non torno a letto, io sto qua accanto a te, sei troppo bella..." dichiarazione d'amore alla poliziotta...
Io col resoconto ho chiuso: questa volta non contesto il numero dei presenti, dato che a Frosinone si era presenti in una trentina abbondante.
Mi rivolgo a voi tutti, popolo bianco-rosso che ogni sabato affollate i gradoni del Garilli: avete visto che qualcosa si è mosso? che ora tutti sanno che il Piacenza Calcio non naviga in buone acque? avete visto il ridicolo comunicato di Riccardi dopo l'incontro sindato-tifosi? avete visto la strumentalizzazione politca dell'on. Foti sull'intervento di Reggi?
Diamo un forte segnale a questa società: facciamo capire che i tempi di Garilli e Riccardi sono finiti e che noi sosterremo sempre la squadra, il Mindo e quell'altra parte di dirigenza con cui abbiamo avuto dialogo e rispetto. L'orgoglio bianco-rosso deve tornare a battere nei cuori di tutti noi non solo quando il Piace vince, ma sempre! Rimbocchiamoci le macchine e sosteniamo fino allo svenimento la squadra in questa importante partita con la reggina. Per la squadra, la città e per l'orgoglio bianco-rosso!

Nainggolan il tappabuchi

Probabilmente sarà Nainggolan a salvare il Piacenza Calcio SPA da un'imminente tracollo. Con il milione incassato per la comproprietà possono  sperare di tappare qualche buco e di evitare una penalizzazione che molto probabilmente a fine anno ci avrebbe condannato alla serie C. Certo che dopo il nostro incontro con il sindaco di cose ne sono successe: qualche preannunciata speculazione politica, qualche critica ma quello che notiamo con piu' piacere è che molti cominciano a schierarsi contro chi governa attualmente  la società. Attendiamo con ansia il tanto atteso ritorno del Messia Garilli dall' Argentina per vedere se ci saranno nuovi sviluppi, anche se crediamo che, come al solito,  si verrà a sapere ben poco e di novità di fatto non ce ne saranno. Continueranno a tirare a campare finchè non ci sarà piu' nessuno da vendere dopodichè.... il baratro come risultato tangibile della gestione economica e politica che il duo Garilli-Riccardi ha portato avanti in questi anni: questi sono i risultati della "zero programmazione". Ora pero' è ora che chi tiene veramente alla maglia faccia sentire la sua voce e il suo sostegno alla squadra. Tiriamo fuori un po' di orgoglio e dimostriamo che PIACENZA SIAMO NOI. Certa gente gode a vedere uno stadio vuoto e muto, vi ricordate la frase di Garilli " Se voglio faccio giocare la squadra con lo stadio vuoto"?.  Vogliamo per una volta TIRARE FUORI I COGLIONI e dimostrare che i piacentini sono attaccati alla maglia? Attenzione che queste potrebbero essere le ultime prove d'appello perchè il futuro potrebbe presto colorarsi di scuro...Allora tutti nel settore basso della curva a cantare insieme a noi!!! Chiediamo sostegno anche dagli altri settori dello stadio.
AVANTI PIACE!